METALLIZED – “The light of a new sun” Review - 

Written by : Emanuele Bascelli

Il nome di questo chitarrista vi potrebbe trarre in inganno, come anche la sua musica, che apertamente evoca quelle profonde, storiche sonorità di un sound rock-blues tipico delle sconfinate terre d’oltreoceano, ma J.C. Cinel è un musicista italiano di ottima qualità, con un’esperienza musicale maturata nel tempo, che si è allontanato volutamente da quel circuito commerciale della musica legata a meccanismi fini a se stessi. Cresciuto musicalmente come chitarrista, cantante e compositore in una band di Piacenza, i Wicked Minds, ha da sempre interamente voluto perseguire i propri sogni, i propri ideali, il proprio sincero amore per quel genere musicale che, propriamente canonico, fonda le sue radici nel sound of the south e fino al West-coast sound, con tipiche influenze di un blues city dei ghetti di Oakland, inquinati da quei suoni espressivi di un country rock degli anni sessanta, ma con un uno stile compositivo di qualità folk-rock che ricordano quella musica suonata nei locali di una ormai lontana e affascinate Los Angeles.
J.C. Cinel, oltre ad essere un chitarrista folk completo e curato nella sua tecnica solistica, è certamente un ottimo vocalist, con una buona e sviluppata esperienza, con una capacità di composizione e di arrangiamenti che prendono palesemente forma in una naturale freschezza musicale, scevra da qualsiasi falso artefatto.
Lui stesso ama ricordare le sue ramificate influenze artistiche, proprio con quella musica rock famosa negli anni sessanta e settanta, come quella dei The Who, degli Eagles, di Tom Petty. Personalmente mi ha ulteriormente ricordato anche le sonorità di quei musicisti che hanno gettato le basi folk e che il tempo li ha sfortunatamente cancellato, come un Estil Cortez Ball, ma anche di un Hobart Smith, ma la semplicità di voce e chitarra è simile a ciò che era possibile apprezzare in un Bob Carpenter del 1979 per avvicinarsi, se pur interpretandolo diversamente, al distinto artista James Taylor.

The Light Of A New Sun, pubblicato dalla label indipendente italiana Andromeda Relix, si presenta con musiche molto trascinati, sognanti e che riescono a trasportare la mente lungo quelle strade marchiate a stelle e strisce, così come gli immensi campi del sud dell’America, ridipinti su pentagramma da un’armonica a bocca e una chitarra blues in Think of Myself. Molto evocativa, molto rappresentativa di un rock-blues leggero targato States. La sua rifinita qualità, semplice e delicata, emerge nello stile musicale di Wheel of Time, che mi ha ricordato molto piacevolmente le band Americane, l’ho trovata decisamente interessante soprattutto nel suo riff e in un timing groove molto coinvolgente. La chitarra è piacevole, suonata con note investenti, che chiaramente si ben articolano con la ben tenuta voce di J.C. Cinel in Living On A Highway, ma ho decisamente apprezzato il quadro d’insieme compositivo della molto appassionante The Light Of A New Sun. Ancora una volta ritorna l’emozione, i ricordi di un passato musicale, quei suoni che permettono all’ascoltatore di lasciarsi trasportare per un po’ e farsi cullare senza pensieri e con semplicità da una bella canzone. Un brano molto rappresentativo e che indica nettamente la buona qualità di questo prodotto discografico. Sweet And Wild è un bel blues molto andante, trascinante, supportato da un organo hammond suonato da un ottimo musicista, del calibro di Johnny Neel e che, infine, va a concludere il brano con una serie di note scandite su di un pianoforte ed con una spontanea risata. Elementi chiari, che dimostrano la palpabile genuinità dei musicisti e che, necessariamente, questo genere musicale deve possedere.
Gli Eagles e le loro sonorità suggestionano la traccia Islands che, come in un nashville rock-blues, mutano la ritmica in Nashville Nights, per ritornare con una calorosa canzone ed un cantato in California Sunset. Ho nuovamente apprezzato il trascinante blues di White Soldier e della ben arrangiata Fallen Angel come l’emissione dell’aroma sonoro e della freschezza di A Place In The Sun, che con voce e chitarra, nella sua genuina semplicità, riescono a far risvegliare sonorità molto antiche.

The Light Of A New Sun è un prodotto di sicura qualità. Un lavoro discografico che non vuole mimare quel mondo degli anni passati, ma li ripropone in un’odierna chiave musicale, sotto forma di sconfinata passione, anche attraverso suoni e parti cantate molto piacevoli. Un disco che si propone nel voler fortemente risvegliare, nel cuore di ogni nostalgico ed in tutti quegli amanti di suoni semplici, genuini, puri, le globali armonie che nacquero e distinguevano quelle terre d’oltre oceano, quei campi, quelle strade lunghe e desolate d’America e che oggi, grazie a J.C. Cinel, non sono poi così lontane. Un viaggio musicale senza tempo.

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