UNDERGROUND ZONE – “Before my eyes” Review –

 

Written by:  Nerosubianco- Aprile 2008.

 

 

Si presenta bene l’album d’esordio del songwriter piacentino J.C.Cinel “Before my eyes”, e  fa quasi impressione dire che è italiano, perché ascoltandolo si ha subito l’impressione che l’oltre oceano sia per il nostro soltanto una questione di chilometri, di distanze materiali.

 

Il disco si muove intorno alle principali passioni del cantautore, è evidente il suo amore per il rock americano, quello di Springsteen, Eagles, The Band, e forse anche Dylan ha fatto la sua parte. Gli interventi musicali e gli intrecci armonici, sia della voce che degli strumenti usati, sono figli di un’attenta riproduzione di qualcosa che già esiste, ma lo stile e la grazia con cui vengono, per così dire, riprodotti e adoperati per “vestire” i brani originali di Cinel, colpiscono l’ascoltatore e fanno pensare che, anche se un album presenta evidenti somiglianze con altri milioni...beh, può valere comunque la pena di essere ascoltato.

 

Degne di una nota particolare sono le ballate acustiche, in cui il cantautore si mette a nudo e presenta anche una notevole padronanza della chitarra, nonché una carica espressivo/emotiva molto maggiore di quanto espresso nei brani suonati con l’intera band, seppure il livello artistico dell’intero prodotto sia ottimo, sotto ogni aspetto.

  

Da ascoltare, anche per chi è solito snobbare il genere.